Space Days Vol. III, dalle Dolomiti al Gran Sasso
Dalle Dolomiti al Gran Sasso: un’esplorazione spaziale che unisce paesaggio, arte e scienza.
Scolpito in legno di cedro atlantico, alto oltre due metri, il cosmonauta che durante l’estate si è integrato nel nuovo ambiente riflettendo con il suo casco specchiato il paesaggio del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, in prossimità dell’Osservatorio Astronomico – giunge nel centro storico della città dell’Aquila.
Il suo arrivo nella corte del MAXXI L’Aquila, previsto per il 26 settembre e visibile fino al 29 ottobre, sarà l’occasione per raccontare il progetto e proseguire le riflessioni già avviate su arte e scienza, come pratiche che implicano la creazione di immagini e la produzione di saperi trasformativi.
In occasione di Sharper – La Notte Europea dei Ricercatori, viene presentato Space Days Vol. III il progetto curato da Dolomiti Contemporanee in collaborazione con l’Osservatorio Astronomico d’Abruzzo dell’INAF – Istituto Nazionale di Astrofisica che introduce il terzo esemplare dei cosmonauti lignei con cui l’artista Fabiano De Martin Topranin esplora lo spazio della scultura e del paesaggio.
Oltre all’artista, parteciperanno alla presentazione Gianluca D’Incà Levis, curatore di Dolomiti Contemporanee e Enzo Brocato, Direttore INAF – Osservatorio Astronomico d’Abruzzo. Modera Chiara Badia, INAF – Osservatorio Astronomico d’Abruzzo.
L’evento rientra nell’ambito della collaborazione triennale di MAXXI L’Aquila con i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare per la Sharper – Notte Europea dei Ricercatori.
Evento ospitato dal MAXXI, gli organizzatori sono Dolomiti Contemporanee e INAF.
Biografia dell’autore – Fabiano De Martin Topranin (Padola di Comelico, 1984) è uno straordinario scultore dolomitico, giovane e capace di rinnovare l’immaginario connesso alla scultura lignea, facendola esulare dalle rappresentazioni tipiche della tradizione legata a questo materiale, spesso piuttosto retoriche. Da anni Fabiano realizza una serie di lavori legati al tema dell’esplorazione spaziale. A partire dal 2017, ha scolpito a mano una serie di cosmonauti peculiari, a grandezza naturale, o superiore. Realizzati in legno di cirmolo o in cedro atlantico, questi navigatori lignei dello spazio sono dunque molto pesanti, terreni. Un casco specchiato riflette il paesaggio in cui essi vengono inseriti, creando una situazione atipica, straniante/stimolante, che colpisce l’osservatore. Il Paesaggio è un asset fondamentale per Dolomiti Contemporanee: coltiviamo la relazione tra l’ambiente naturale e l’opera dell’uomo, che talvolta è un artista, o un architetto, in grado di dialogare in modo significativo, e proiettivo, con il contesto, ovvero l’habitat. La serie di questi lavori di Fabiano De Martin Topranin (sino ad oggi ne sono stati prodotti tre), è intitolata Space Days. Il primo esemplare fu installato, nell’estate del 2021, nel Parco Naturale Fanes-Senes-Braies (Val Badia – Qui), all’interno di SMACH – Constellation of art, culture & history in the Dolomites. (www.smach.it/fabiano-de-martin-topranin – www.fabianodemartin.com ).
Foto di Teresa De Toni