Diventare adulti: a 50 anni dall’attribuzione della maggiore età a 18 anni
Il 6 marzo 1975, nel pieno della stagione politica delle Riforme, il Parlamento italiano approva una legge che modifica profondamente le convenzioni sociali e politiche, abbassando la maggiore età da 21 a 18 anni. Si tratta di una rivoluzione epocale, che di fatto trasforma per legge milioni di giovani in persone adulte pienamente responsabili e capaci di autodeterminarsi, non solo sul piano dei diritti civili, ma anche sul fronte politico ed elettorale. Di lì a poco, infatti, sarà attribuita ai neo-adulti la possibilità di esercitare il diritto di voto dapprima per le elezioni amministrative del 1975 e poi per quelle politiche del 1976.
La riduzione della soglia della maggiore età cambia radicalmente il tessuto sociale italiano, già pienamente in fermento in quegli anni, e consente a fasce di popolazione sempre più giovani di assumersi ruoli e responsabilità prima riservate a coorti più avanzate e di cogliere opportunità fino a quel momento precluse ai teen-agers, ben oltre il diritto di voto: potere conseguire la patente di guida, sposarsi, lavorare anche se non si è completato il percorso scolastico obbligatorio, stipulare contratti e persino accedere a film vietati ai minori.
Sulla soglia del cinquantennale di questo evento memorabile, questa proposta di talk vorrebbe ripercorrere in modo trans- e inter-disciplinare alcune delle declinazioni più significative di questa ridefinizione dell’età adulta e delle relazioni generazionali, sulla cui soglia si è recentemente riavviato il dibattito, sollecitando una riflessione storicamente fondata e aggiornata sui suoi aspetti giuridici, politici, sociologici, culturali, rappresentativi.
Con la partecipazione di Ester Cois, Valentina Cuzzocrea, Luca Sitzia e Gianluca Borzoni (Dipartimento di Scienze politiche e sociali).
Vi aspettiamo alle ore 21:00 nell’area “Talk” al piano terra dell’EXMA. Ingresso libero, senza prenotazione.