Carceri: ricerca e conoscenza come strumenti di cambiamento. Quali azioni possibili?
Partendo dati regionali dell’Ufficio della Garante e da studi e ricerche accademiche, questo talk si pone l’obiettivo di stimolare la riflessione sull’importanza di fare ricerca “in carcere” e “sul carcere”.
Saranno evidenziati l’impatto che conoscenza e innovazione possono avere sul cambiamento della vita delle persone private della libertà, sull’aumento dell’efficacia del sistema di giustizia, sul miglioramento delle strutture edilizie e dell’ambiente negli istituti di pena, sulla capacità di reinserimento sociale delle nostre comunità. Il muro che separa la vita dentro il carcere dalla vita fuori dal carcere può essere reso permeabile dagli studi accademici e dal desiderio di conoscenza espresso quotidianamente dalle persone inserite nel circuito di giustizia. Ricerca e conoscenza possono essere un motore di cambiamento. Non è un caso che siano sempre più numerosi i soggetti condannati che si iscrivono all’università tramite i Poli Universitari Penitenziari, che sostengono esami, partecipano a seminari, discutono con le/i docenti e contribuiscono allo sviluppo di una società inclusiva mettendosi in gioco in prima persona.
Discutono:
Irene Testa, Garante Regionale per le Persone Sottoposte a Misure Restrittive della Libertà Personale
Giuseppina Vacca, Coordinatrice Corso di Studio in Ingegneria per l’ambiente e il territorio
Irene Mascia, Responsabile del Servizio di Psichiatria Forense
Andrea Pergola, docente del Laboratorio di Archivistica Tecnica
Coordina: Cristina Cabras, Delegata Polo Universitario Penitenziario di UniCa.
Saranno incoraggiate le domande del pubblico.
Descrizione foto: l’interno di un istitituto penitenziario. Foto Unsplash.