Il “Museo Camillo Golgi”, istituito nell’ottobre 2012 a Palazzo Botta, nasce dalla volontà di ricostruire la storia di uno dei centri di ricerca biomedica più rinomati d’Europa a cavallo tra Ottocento e Novecento, l’Istituto di Patologia Generale diretto da Camillo Golgi, primo Nobel italiano per la medicina. Si tratta di un piccolo museo articolato in tre sale. Nella prima, che ricostruisce lo studio del direttore, i visitatori possono scoprire alcune figure di scienziati che coordinarono le ricerche dell’Istituto tra Ottocento e Novecento: Paolo Mantegazza, Giulio Bizzozero, Aldo Perroncito, Emilio Veratti e Piera Locatelli, la prima donna a dirigere l’Istituto. Nelle sale successive si passano in rassegna le più importanti scoperte di Golgi: la reazione nera, i contributi negli studi sulla malaria e la scoperta dell’apparato reticolare interno, avvenuta proprio nella sede di Palazzo Botta. Sono inoltre presentati i principali allievi della scuola golgiana e la strumentazione in uso all’epoca di Golgi e dei suoi successori. La presenza di arredi e fotografie d’epoca aiuta a immergersi completamente nell’atmosfera del tempo. Una bellissima aula ad anfiteatro, decorata con stucchi e una preziosa biblioteca storica completano il percorso espositivo.
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