Come fa la Posidonia a difendere le nostre spiagge?
Molte attività umane possono danneggiare le nostre coste modificando il normale regime idrodinamico costiero e causando importanti alterazioni dei sedimenti. La costruzione di opere costiere, spiagge artificiali, dighe foranee, la posa di cavi e condotte sottomarine, ecc. sono tra le attività che maggiormente possono accelerare l’erosione costiera.
La Posidonia è una pianta marina che, oltre ad essere un importante hotspot di biodiversità, svolge una azione di difesa naturale dei fondali grazie al suo intreccio di radici, e delle coste dall’erosione in quanto le sue foglie frenano il modo ondoso e delle correnti, e morendo si spiaggiano formando banchi che proteggono le spiagge. La sezione di Valutazioni ambientali dell’ISPRA si occupa di valutare l’impatto delle attività umane sulle praterie di Posidonia al fine di proteggere le praterie sottomarine e le nostre spiagge. Conoscendo il suo funzionamento anche noi possiamo contribuire.
A cura di: Silvana Campagnuolo, Viviana Lucia, Carlo Lo Re, Giuseppe Crociata, Manuela Falautano, Patrizia Perzia, Luca Castriota, Tiziana Cillari, Teresa Maggio.
Questa attività è correlata al seguente SDG (Sustainable Development Goals):
SDG 14 Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine