DALLA GUIDA AUTONOMA AI “SOFT” ROBOT E ALL’AGRICOLTURA DI PRECISIONE. I ROBOT NELLA RIVOLUZIONE DEL SETTORE PRIMARIO
Fino a poche decine di anni fa, i robot erano utilizzati esclusivamente nell’industria e confinati in “gabbie” per isolarli e prevenire l’interazione con l’uomo. Progettati per essere efficienti e affidabili, svolgevano mansioni ripetitive e pericolose per l’uomo. Oggi il paradigma è cambiato radicalmente, con nuove applicazioni che richiedono e sfruttano l’interazione con l’operatore umano. In questo modo, il robot diventa, come nei romanzi di Asimov, un dispositivo personale e ciberfisico che permette all’operatore umano di tornare al centro dell’applicazione.
Questa transizione è stata resa possibile non solo grazie ai progressi nell’intelligenza artificiale e alla maggiore potenza di calcolo disponibile, ma anche grazie allo sviluppo di algoritmi che permettono ai robot di percepire meglio l’ambiente circostante, mantenere un contatto fisico sicuro con l’uomo, assisterlo e guidarlo nello svolgimento di attività come la manipolazione di oggetti, la raccolta di frutti e l’assistenza alla guida.
Parallelamente, la diffusione sempre più ampia delle automobili a propulsione elettrica le rende sempre più simili a robot. Questo consente di applicare le tecniche della teoria del controllo, finora impiegate nei sistemi automatici, anche al coordinamento dei veicoli su strada.
Infine, se il focus è stato quasi sempre sui settori secondario e terziario, un ultimo sviluppo, non meno importante, è il ritorno al vero cuore pulsante della nostra società: la terra e i suoi frutti. In questi ambiti, vi racconteremo come il MIRPALab pone come suo obiettivo principale lo sviluppo di nuove tecnologie mirate al supporto della manodopera umana e al monitoraggio del suolo agricolo. Vi parleremo dell’approccio multidisciplinare alla progettazione preliminare di un drone terrestre per applicazioni di agricoltura di precisione.
A cura di: Reda Ammor, Vincenzo Bartolone, Giuseppe Culotta, Giancarlo Furcieri, Davide
Gerbino, Alessandro Mangiapane, Mohammad Al Homsi, Takieddine Halimi, Laura Sopegno,
Salvatore Pedone, Maja Trumić, Patrizia Livreri, Antonino Sferlazza, Filippo D’Ippolito,
Giansalvo Cirrincione, Francesco Maria Raimondi, Adriano Fagiolini.
Questa attività è correlata alle seguenti missioni Horizon Europe:
- Adattamento ai cambiamenti climatici
- Un patto europeo per il suolo
Questa attività è correlata ai seguenti SDG (Sustainable Development Goals):
SDG 8 Promuovere una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile
SDG 9 Costruire un’infrastruttura resiliente, promuovere l’industrializzazione inclusiva e sostenibile
SDG 11 Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili
SDG 12 Garantire modelli di consumo e produzione sostenibili
SDG 13 Adottare misure urgenti per combattere i cambiamenti climatici e le loro conseguenze
SDG 15 Proteggere, ripristinare e promuovere l’uso sostenibile degli ecosistemi terrestri