Per controllare gli organismi fitofagi (dannosi per le piante) e contemporaneamente salvaguardare l’ambiente e la salute umana è necessario utilizzare strategie di controllo ecosostenibili alternative ai trattamenti chimici. Tra queste particolare attenzione merita il controllo biologico che, può essere applicato secondo tre linee di azione:
1) introduzione di antagonisti naturali (insetti e acari “buoni”) per limitare le popolazioni di artropodi fitofagi (insetti e acari“cattivi”)
2) introduzione di siepi, alberi, piante spontanee (diversificazione colturale) per assicurare protezione agli antagonisti già presenti nell’ambiente nell’ottica di preservarli e potenziarli
3) mantenimento di biodiversità e di insetti impollinatori (sociali e solitari) fondamentali per le catene trofiche e per far arrivare il cibo sulle nostre tavole.
Queste linee di azione possono essere applicate in programmi di difesa biologica in modo che, attraverso una complessiva riduzione dell’uso di input chimici, generino un positivo impatto su tutte le componenti dell’agroecosistema e sulla salute umana.
A cura di: Ernesto Ragusa, Ezio Peri, Gabriella Lo Verde, Haralabos Tsolakis, Stefano Colazza, Antonino Cusumano, Thomas Giordano, Tugcan Alinc, Evgenia Sarakatsani, Jay Darryl Ermio, Ilaria Marotta, Mauro Conte, Alessandro Scavuzzo, Milko Sinacori.
Questa attività è correlata alle seguenti missioni Horizon Europe:
- Adattamento ai cambiamenti climatici
- Un patto europeo per il suolo
Questa attività è correlata ai seguenti SDG (Sustainable Development Goals):
SDG 2 Zero fame
SDG 3 Garantire una vita sana
SDG 13 Adottare misure urgenti per combattere i cambiamenti climatici e le loro conseguenze
SDG 14 Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine
SDG 15 Proteggere, ripristinare e promuovere l’uso sostenibile degli ecosistemi terrestri