MODELLO DIDATTICO DI TETTO VERDE (GREEN ROOF) CON TECNOLOGIA POLDER
Il modello didattico di tetto verde riproduce un’installazione realizzata nel giugno 2019 sul tetto del Laboratorio di Idraulica del Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Palermo da parte della Metro-Polder Company.
La Metro-Polder Company ha stretto un accordo di collaborazione scientifica non solo con l’Università di Palermo, ma anche con altre università italiane (Università di Cagliari, Università della Tuscia e Università per stranieri di Perugia) istituendo il “Polder Roof field lab” al fine di valutare le potenzialità e le criticità di una tecnologia brevettata dalla stessa società, ossia il “Polder Roof”.
La tecnologia Polder Roof consiste nell’inserire al di sotto del tetto verde (green layer, GL) un volume di accumulo dell’acqua piovana (blue layer, BL) di estensione pari a quella del tetto verde. Lo strato di accumulo, sia nell’installazione reale che nel modello in scala, ha uno spessore di 10 cm ed è costituito da box in plastica cavi (“Permavoid system”), che fungono anche da supporto per lo strato verde superiore. Gli elementi in plastica costituenti il BL sono messi in comunicazione con il GL attraverso degli appositi coni capillari, i quali consentono la risalita capillare dell’acqua eventualmente immagazzinata nel BL rendendola disponibile per le specie vegetali messe a dimora sul tetto verde. Tra le unità in plastica del BL e il terreno del GL vi è inoltre interposto un geotessile permeabile.
Il modello di tetto verde riproduce fedelmente la stratigrafia degli elementi costituenti il sistema BL/GL:
➢ Un geotessile protettivo, posizionato tra la parte più esterna del tetto e il BL;
➢ Una membrana impermeabile, al di sopra del geotessile precedente;
➢ Un sistema di supporto plastico, per la creazione del volume di accumulo;
➢ Un geotessile permeabile;
➢ Uno strato di terreno, sufficientemente leggero per preservare l’integrità della struttura sottostante;
➢ Specie vegetali di vario tipo.
Il modello di tetto verde è fornito di un sistema di controllo semi-automatico del deflusso dal BL costituito da una barriera oscillante (“Smart Flow Control”). Un sistema analogo è installato sul tetto verde reale.
Un sistema di tetto verde così fatto presenta diversi vantaggi, tra cui i più importanti sono:
➢ La riduzione dei volumi idrici precipitati convogliati in fognatura, e quindi la riduzione dello stress dei sistemi idrici urbani durante eventi di pioggia intensi;
➢ L’aumento del comfort termico per gli ambienti interni al di sotto del tetto verde, sia per l’eventuale presenza di acqua immagazzinata nel BL, sia per riduzione dell’insolazione del tetto dovuta alla presenza delle specie vegetali.
Tali risultati configurano i sistemi BL/GL come installazioni capaci di far fronte agli effetti, sempre più evidenti, dei cambiamenti climatici in atto quali l’aumento della temperatura media dell’aria e l’incremento della numerosità di eventi precipitativi sempre più intensi e di breve durata.
A cura di: Gruppo di ricerca di Idrologia e degli Impatti dei Cambiamenti Climatici del Dipartimento di Ingegneria HYCLIC (HYdrology & CLimate changes ImpaCts) – http://idrologia.unipa.it/ (Leonardo Valerio Noto, Antonio Francipane, Dario Pumo, Francesco Alongi, Dario Treppiedi).
Questa attività è correlata alle seguenti missioni Horizon Europe:
- Adattamento ai cambiamenti climatici
- 100 città intelligenti e a impatto climatico zero entro il 2030
Questa attività è correlata al seguente SDG (Sustainable Development Goals):
SDG 11 Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili