MATERIALE/VIRTUALE, PAROLE/IMMAGINI: RAPPRESENTARE LA FORMA
Come ogni anno, la CNUPP (Conferenza dei Delegati dei Rettori per i Poli Universitari Penitenziari) organizza un evento in occasione della settimana dedicata alla Notte Europea della Ricerca.
Quest’anno ogni Polo organizza eventi locali, nella stessa giornata a livello nazionale.
Il Polo Universitario Penitenziario Regionale dell’Università di Urbino organizza un evento sul tema della rappresentazione della forma nelle modalità classiche, come la scrittura, e in modalità innovative, come le Digital Humanities, tema focale del progetto del Dipartimento d’Eccellenza del DISTUM.
L’evento si svolgerà in due sedi: il teatro della Casa di Reclusione di Fossombrone, per gli studenti del Polo, e l’Università con il collegamento sia di un gruppo di studenti del corso di Psicologia Clinica sia del Laboratorio di Digital Humanities.
L’evento potrà essere seguito esclusivamente da queste dalle sedi autorizzate dall’autorità penitenziaria.
Programma
Ore 10.00-10.15
Dott.ssa Daniela Minelli – Direttrice della Casa di Reclusione di Fossombrone
Saluti istituzionali
Ore 10.15-10.30
Prof.ssa Daniela Pajardi – Delegata rettorale al Polo Universitario Penitenziario
Presentazione dell’evento (in collegamento dall’Istituto di Fossombrone)
Ore 10.30-11.00
Prof.ssa Anna Santucci – Delegata rettorale alla valorizzazione del patrimonio museale
Rappresentare la forma tra tradizione e innovazione: il Museo dei Gessi come spazio di esperienze multimodali (dall’Ateneo – Polo Volponi)
Parteciperanno studenti dei corsi di laurea magistrale del Dipartimento di Studi Umanistici in collegamento dall’Area Scientifico Didattica Paolo Volponi in collegamento con la Casa di Reclusione di Fossombrone.
Ore 11.00-11.15
Prof. Simone Garagnani – Responsabile del Laboratorio di Imaging for Humanities (IfH), Dipartimento di Eccellenza di Studi Umanistici
Digital Humanities: una risorsa per il patrimonio culturale (dal Laboratorio IfH)
Ore 11.15-12.00
Dott. Lorenzo Sabbatini – Coordinatore del Sistema bibliotecario carcerario regionale
La parola ascoltata e la parola creata: dinamiche di conoscenza e comunicazione (dall’Istituto di Fossombrone)
Ore 12.00-12.30
Dibattito e riflessioni conclusive
Conclusioni a cura della Prof.ssa Daniela Pajardi
Location
Giovedì 26 settembre 2024
Ore 10:00 – 12:00
Casa di Reclusione di Fossombrone – Università di Urbino
Modalità di Partecipazione
L’accesso all’evento è riservato.
Evento organizzato da
Università degli Studi di Urbino Carlo Bo
Dipartimento di Studi Umanistici — Dipartimento di Eccellenza 2023-2027
Conferenza Nazionale dei Delegati dei Poli Universitari Penitenziari
Presso la CRUI – CNUPP
Polo Universitario Penitenziario Regionale dell’Università di Urbino
Presso la Casa di Reclusione di Fossombrone
Notte Europea dei Ricercatori 2024
Finanziata dalla Commissione Europea (GA 101162370)
Organizzatore
“Metafora della civiltà e dell’umanità in generale”. Questa era Urbino per Carlo Bo, il cuore del Rinascimento italiano, dove dire città è dire Università e viceversa. Girato l’angolo di piazza Duca Federico, lasciati alle spalle i capolavori di Palazzo Ducale, si è subito nel cuore pulsante della vita delle studentesse e degli studenti: nelle aule, nelle biblioteche, nelle mense, nei Collegi di De Carlo, tra le più importanti testimonianze architettoniche del XX secolo.
L’universalità, l’apertura culturale al mondo che educò Raffaello Sanzio, si intrama in un tessuto cittadino ideale e raccolto. Ai numerosi accordi internazionali corrisponde infatti un perfetto equilibrio nel rapporto docenti/studenti: qui non si è solo un numero di matricola. Un valore aggiunto, riconosciuto da decenni di storia, che si traduce in qualità della didattica.
L’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo è un ateneo ricco di storia e di una grande tradizione del sapere, impegnata da sempre nella ricerca e al contempo nell’innovazione. Con oltre 500 anni di storia produce conoscenza in molti ambiti di studio, ed è oggi uno degli atenei italiani che annovera i massimi risultati nella didattica, nella ricerca e nei servizi.
Venue
Il Polo Universitario Penitenziario è un’iniziativa nata nel 2015 e rinnovata nel 2021 che si propone di tutelare il diritto allo studio delle persone detenute e di supportare lo studio universitario come attività di risocializzazione e promozione sociale. Il Polo è il risultato di un protocollo tra diverse istituzioni, tra cui il Provveditorato all’Amministrazione Penitenziaria dell’Emilia Romagna e Marche e il Garante Regionale dei diritti della persona. Inoltre, il Polo partecipa alla Conferenza Nazionale Delegati Poli Universitari Penitenziari presso la CRUI (CNUPP), che coordina i 38 Atenei italiani che hanno attivato i Poli Universitari Penitenziari.
Obiettivi
- Tutela del diritto allo studio delle persone detenute
- Supporto allo studio universitario come attività di risocializzazione e promozione sociale
- Terza Missione – opportunità di contatto e inclusione sociale per detenuti-studenti, studenti, docenti, personale tecnico amministrativo e realtà carceraria