Mangiati le parole!

Perché il tiramisù si chiama così? Perché l’insalata russa si chiama russa anche se non è un piatto che viene dalla Russia? E il pomodoro come ha preso questo nome? Qual è la differenza tra il brodetto e il cacciucco? Quando è arrivato in Italia il cuscus? Cos’era la pizza nel Medioevo? Di dove sono tipiche le zucchine alla scapece? Riuscirai a ricordarti tutti gli ingredienti della fonduta? In Mangiati le parole! gusteremo la lingua del cibo attraverso queste e altre parole, ma anche attraverso colori, immagini, musiche, giochi. Come in una capsula del tempo visiteremo i cibi che si mangiavano alla corte di Federico II, nella Mensa dei Priori fiorentini al tempo di Dante, nella corte papale del Cinquecento, nella Napoli di inizio Ottocento. Vedremo come nascono i primi ricettari. Osserveremo la nascita e lo sviluppo delle parole che indicano i piatti.  Disegneremo un percorso tra i cibi che popolano le nostre tavole. Giocheremo con le parole per scoprirne il significato, l’origine, l’uso. Sarà un viaggio tra i piatti delle varie regioni d’Italia e del mondo, in un percorso che unisce dialetti, italiano e altre lingue vicine e lontane. A cura di: Dipartimento di Lettere-Lingue, Letterature e civiltà antiche e moderne (Giulio Vaccaro)